Oasi green e bio-agopuntura urbana per rigenerare la città esistente Il progetto di bio-agopuntura viene elaborato nell'ambito di un Accordo di collaborazione con il Municipio II denominato "Agenda Verde" ed evolve grazie alla partecipazione attiva dei cittadini e in particolare dell'associazione Libera Repubblica di San Lorenzo. Le Oasi di San Lorenzo si adattano alle priorità e alle necessità dei cittadini . La dimensione small degli interventi e i tempi rapidi di realizzazione portano a considerare l’opportunità di sperimentare approcci come l’agopuntura urbana e il tactical urbanism. Il termine di “agopuntura urbana” nasce con il sindaco di Curitiba, Jaime Lerner, e si sviluppa, ad esempio, tramite la diffusione di nuovi spazi culturali e ricreativi, di teatri, di anfiteatri all’aperto e di parchi, e la riqualificazione delle favela tramite l’individuazione di un sistema rivoluzionario di raccolta, selezione e vendita dei rifiuti, aree tax-free e la moltiplicazione di piccole attività artigianali, commerciali e produttive (Lerner, 2003). Piccole azioni che costruiscono una rete e conferiscono visibilità a una strategia collettiva per migliorare la qualità urbana di Curitiba e la vita dei suoi abitanti. La stessa metafora descrive la strategia per la Barcellona Olimpica degli anni ’80, centrata sullo spazio pubblico e una riqualificazione puntuale e diffusa, che si estende all’intero territorio urbano. La definizione di agopuntura urbana viene incorporata nel lessico disciplinare per distinguere interventi che interessano spazi puntuali, che determinano impatti positivi nel contesto circostante e sono coordinati. Per questo motivo sviluppano effetti sistemici alla scala dell’intera città. La strategia concepita per Barcellona da Oriol Bohigas si articola nella realizzazione di centinaia di piazze, giardini e strade che disegnano, insieme, una nuova infrastruttura urbana e, nello stesso tempo, sviluppano qualità a livello di quartiere (Bohigas, 2014). Per Bohigas nel riferimento al concetto di agopuntura emerge il valore della connettività, il fare sistema che conferisce visibilità ai singoli progetti e ne moltiplica le ricadute. Questo effetto sistema trasforma il singolo spazio in una rete e potenzia le esternalità positive: a local place can begin to function as a micro-environment with a far larger span than its local boundaries…[able to] evolve into a multi-sited event that is a kind of networked public space making. This would still be local, but with a difference — the knowledge that such making is also happening in other localities (Sassen 2007a). Tempi brevi e iniziative low cost sono gli obiettivi del tactical urbanism, un movimento transnazionale che attrae abitanti, associazioni, professionisti e amministratori. Il tactical urbanism è un mezzo e non un fine. È la possibilità conquistata dagli abitanti di esprimere nello spazio fisico le aspettative di miglioramento della propria sfera del quotidiano. La tattica è la modalità utilizzata da cittadini e associazioni finalizzata a indicare attraverso un’occupazione temporanea di suolo, una performance artistica, un disagio e una possibile soluzione. A Times Square, New York, l’azione tactical consiste in un progetto-prototipo low cost per dimostrare a residenti e commercianti diffidenti gli effetti positivi di un’azione di pedonalizzazione da un lato, e dall’altro di misurare, attraverso i dati raccolti dai GPS collocati nei taxi, le ricadute sul traffico (2009). La sperimentazione realizzata in un fine settimana, si trasforma in progetto definitivo nel 2010 e diventa il prototipo di riferimento per il programma Pavement-to-plaza, denominato poi PlaNYC, che interessa oltre settanta future piazze. Quindi da temporanea l’azione diventa definitiva e si trasforma in un programma che investe l’intera città. Nel caso specifico, il percorso di bio-agopuntura urbanale viene progettato e attuato attraverso Oasi da realizzare in tempi brevi. L’obiettivo consiste nel portare a termine azioni, rispondendo alle aspettative degli abitanti e al legittimo desiderio di migliorare il proprio spazio di vita, renderlo più accogliente, sicuro, sostenibile e vitale. Gli attori coinvolti sono il Comune, il Municipio II, l’associazione Libera Repubblica di San Lorenzo e il Gruppo di Ricerca Urbana Dicea. Per quanto concerne le Oasi realizzate sono stati coinvolti: la struttura Ex-Dogana (Agnese Micozzi), l'associazione HabiCura (Emanuele Caputo), l'associazione Zappata Romana.

Bio-agopuntura urbana e Oasi verdi per la rigenerazione sostenibile della città esistente / Fratini, Fabiola. - (2020).

Bio-agopuntura urbana e Oasi verdi per la rigenerazione sostenibile della città esistente

Fabiola Fratini
Conceptualization
2020

Abstract

Oasi green e bio-agopuntura urbana per rigenerare la città esistente Il progetto di bio-agopuntura viene elaborato nell'ambito di un Accordo di collaborazione con il Municipio II denominato "Agenda Verde" ed evolve grazie alla partecipazione attiva dei cittadini e in particolare dell'associazione Libera Repubblica di San Lorenzo. Le Oasi di San Lorenzo si adattano alle priorità e alle necessità dei cittadini . La dimensione small degli interventi e i tempi rapidi di realizzazione portano a considerare l’opportunità di sperimentare approcci come l’agopuntura urbana e il tactical urbanism. Il termine di “agopuntura urbana” nasce con il sindaco di Curitiba, Jaime Lerner, e si sviluppa, ad esempio, tramite la diffusione di nuovi spazi culturali e ricreativi, di teatri, di anfiteatri all’aperto e di parchi, e la riqualificazione delle favela tramite l’individuazione di un sistema rivoluzionario di raccolta, selezione e vendita dei rifiuti, aree tax-free e la moltiplicazione di piccole attività artigianali, commerciali e produttive (Lerner, 2003). Piccole azioni che costruiscono una rete e conferiscono visibilità a una strategia collettiva per migliorare la qualità urbana di Curitiba e la vita dei suoi abitanti. La stessa metafora descrive la strategia per la Barcellona Olimpica degli anni ’80, centrata sullo spazio pubblico e una riqualificazione puntuale e diffusa, che si estende all’intero territorio urbano. La definizione di agopuntura urbana viene incorporata nel lessico disciplinare per distinguere interventi che interessano spazi puntuali, che determinano impatti positivi nel contesto circostante e sono coordinati. Per questo motivo sviluppano effetti sistemici alla scala dell’intera città. La strategia concepita per Barcellona da Oriol Bohigas si articola nella realizzazione di centinaia di piazze, giardini e strade che disegnano, insieme, una nuova infrastruttura urbana e, nello stesso tempo, sviluppano qualità a livello di quartiere (Bohigas, 2014). Per Bohigas nel riferimento al concetto di agopuntura emerge il valore della connettività, il fare sistema che conferisce visibilità ai singoli progetti e ne moltiplica le ricadute. Questo effetto sistema trasforma il singolo spazio in una rete e potenzia le esternalità positive: a local place can begin to function as a micro-environment with a far larger span than its local boundaries…[able to] evolve into a multi-sited event that is a kind of networked public space making. This would still be local, but with a difference — the knowledge that such making is also happening in other localities (Sassen 2007a). Tempi brevi e iniziative low cost sono gli obiettivi del tactical urbanism, un movimento transnazionale che attrae abitanti, associazioni, professionisti e amministratori. Il tactical urbanism è un mezzo e non un fine. È la possibilità conquistata dagli abitanti di esprimere nello spazio fisico le aspettative di miglioramento della propria sfera del quotidiano. La tattica è la modalità utilizzata da cittadini e associazioni finalizzata a indicare attraverso un’occupazione temporanea di suolo, una performance artistica, un disagio e una possibile soluzione. A Times Square, New York, l’azione tactical consiste in un progetto-prototipo low cost per dimostrare a residenti e commercianti diffidenti gli effetti positivi di un’azione di pedonalizzazione da un lato, e dall’altro di misurare, attraverso i dati raccolti dai GPS collocati nei taxi, le ricadute sul traffico (2009). La sperimentazione realizzata in un fine settimana, si trasforma in progetto definitivo nel 2010 e diventa il prototipo di riferimento per il programma Pavement-to-plaza, denominato poi PlaNYC, che interessa oltre settanta future piazze. Quindi da temporanea l’azione diventa definitiva e si trasforma in un programma che investe l’intera città. Nel caso specifico, il percorso di bio-agopuntura urbanale viene progettato e attuato attraverso Oasi da realizzare in tempi brevi. L’obiettivo consiste nel portare a termine azioni, rispondendo alle aspettative degli abitanti e al legittimo desiderio di migliorare il proprio spazio di vita, renderlo più accogliente, sicuro, sostenibile e vitale. Gli attori coinvolti sono il Comune, il Municipio II, l’associazione Libera Repubblica di San Lorenzo e il Gruppo di Ricerca Urbana Dicea. Per quanto concerne le Oasi realizzate sono stati coinvolti: la struttura Ex-Dogana (Agnese Micozzi), l'associazione HabiCura (Emanuele Caputo), l'associazione Zappata Romana.
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